Esclusivo – Assassini per hobby | Così ci proposero di sparare ai bambini di Sarajevo

Un episodio di trent'anni fa rivive nelle parole di Roberto Ruzzier, che ricorda un inquietante incontro con cecchini di Sarajevo. L'articolo svela dettagli sconvolgenti su come alcuni individui siano stati coinvolti in attività violente e pericolose, offrendo una prospettiva inedita su uno dei conflitti più drammatici degli ultimi decenni.

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© Panorama.it - Esclusivo – Assassini per hobby: «Così ci proposero di sparare ai bambini di Sarajevo»

Quando ho sentito le prime notizie in tv sui cecchini di Sarajevo mi è subito tornato in mente un episodio di 30 anni fa, racconta a Panorama, Roberto Ruzzier. «Ai tempi dell’assedio della città facevo parte di un gruppo soft air nato nel capoluogo giuliano», spiega il triestino che oggi ha 72 anni. Simulazioni di guerra con armi finte a pallini, che hanno preso piede con tanto di campionati nazionali. Alle porte di casa stava esplodendo la Jugoslavia. «Eravamo agli albori di Internet e un paio del gruppo cominciavano a smanettare», ricorda ancora Ruzzier. «Uno dei due, che chiamavamo Rollo, ma non ricordo il cognome, scopre che girava un’“ offerta ” per andare a Sarajevo a sparare come cecchini ”. Panorama.it