Il calcio una questione di fede e dipendenza

A Gabriele Roma, 15 nov – “Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster” diceva Henry Hill, il personaggio interpretato da Ray Liotta, all’inizio del capolavoro di Martin Scorsese Quei bravi ragazzi. “Che io mi ricordi, ho sempre parlato di calcio” ribatterebbe chi scrive in maniera ironica, ma nemmeno troppo. Si rifletteva che, durante le quotidiane telefonate con mio padre ed il mio miglior amico, si discorre sì di tutto, ma l’argomento calcistico in qualche modo alla fine ricorre sempre. L’onnipresenza del pallone. E lo stesso facciamo da qualche anno su queste pagine: ogni tanto mi viene regolarmente da fare il punto sulla situazione del movimento pallonaro italiano ed internazionale. 🔗 Leggi su Ilprimatonazionale.it

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