Roberto Baggio spunta fuori la verità | una vera batosta
Su Roberto Baggio spunta una verità scomoda che sa tanto di batosta, a raccontarla direttamente il campione. Quando si parla di Roberto Baggio, inevitabilmente si parla di emozioni. È stato uno di quei campioni capaci di andare oltre il risultato, oltre le maglie e le rivalità, perché in campo portava qualcosa che non si insegnava: il talento puro unito a un’anima fragile e autentica. Il Divin Codino ha segnato un’epoca, regalando al pubblico momenti di poesia calcistica che ancora oggi restano impressi nella memoria collettiva. Dal rigore sbagliato di Pasadena ai gol impossibili con la maglia del Brescia, la sua carriera è una lunga altalena di gloria e dolore, come se il destino si fosse divertito a metterlo costantemente alla prova. 🔗 Leggi su Glieroidelcalcio.com
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Roberto Baggio, momento terribile: scendono le lacrime
Roberto Baggio, tragedia infinita: mondo del calcio sotto choc
Intervenuto a PlayWeekend, il responsabile tecnico del dipartimento arbitrale della CONCACAF Nicola #Rizzoli , racconta quali sono stati i giocatori che nel corso della sua carriera l’hanno più impressionato. Primo su tutti: Roberto #Baggio ? #Sportitalia - X Vai su X
Roberto Baggio Il maestro del dribbling e della bellezza Non era solo un modo di segnare, era un’opera d’arte. Roberto Baggio arrivava davanti al portiere, lo guardava, lo ingannava… e lo lasciava a terra. Quel dribbling elegante, quel tocco divino: il mar - facebook.com Vai su Facebook
Hall of Fame - Viaggio nella magia di Roberto Baggio: il Divin Codino raccontato a chi non l'ha vissuto - Icona dentro e fuori dal campo, simbolo, tra i più forti calciatori della sua epoca: raccontare Roberto Baggio rappresenta una sfida generazionale. Secondo calciomercato.com
Roberto Baggio, la figlia Valentina ricorda sui social il rigore sbagliato ai mondiali Usa '94: «La vita ci mette alla prova, l'importante è non mollare mai» - Una di queste è il rigore calciato alto da Roberto Baggio nella finale dei Mondiali Usa, il 17 luglio 1994. Lo riporta corrieredelveneto.corriere.it
