La pace dopo la tempesta e altre tragedie del Medioriente e nostre
La pace in Medioriente è la notizia che aspettiamo da prima ancora di nascere, ma ammesso che adesso la pace arrivi davvero, grazie nientemeno che a Donald Trump, ci sarebbe comunque poco da festeggiare dopo una tragedia immane come quella del sette ottobre e di Gaza, e il tentativo reciproco, in parte realizzato, di fare pulizia etnica dell’avversario. Il rilascio degli ostaggi del sette ottobre, la fine dei bombardamenti sulla Striscia, la libera circolazione degli aiuti umanitari per la popolazione intrappolata nella guerra, e i progetti di ricostruzione di Gaza finalmente mondata da Hamas, sono comunque notizie formidabili, capaci di superare il pregiudizio sui protagonisti e lo scetticismo sulla reale esecuzione del piano e sulle conseguenze di lungo periodo che potrebbe scatenare, ma non sono sufficienti a moderare l’indignazione globale per ciò cui abbiamo assistito. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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Si ritiene possano essere ancora vivi dopo due anni di prigionia. Secondo l'accordo sul piano di pace presentato da Donald Trump dovrebbero essere liberati nel giro di qualche giorno - facebook.com Vai su Facebook
#Gaza Dice Meloni: “ La pace si conquista lavorando, non sventolando bandiere”. Sarà una coincidenza, ma quel mare di bandiere e di barche e di persone che in tutto il mondo hanno gridato “basta” ha coinciso con la svolta che speriamo decisiva dopo due - X Vai su X