Io sono il boss Avremo noi la governance operativa | così due fratelli ultras della Lazio erano pronti a prendersi gli appalti per le Olimpiadi

Le mani della malavita romana sullo spaccio di droga e sul controllo di discoteche ed eventi nei ristoranti di Cortina. Un vero racket, con uso di metodi mafiosi. Ma anche il tentativo di entrare negli appalti per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, attraverso un aggancio con la giunta comunale per influenzare le elezioni del 2022 e per la successiva spartizione degli affari. Questi ultimi tentativi sono andati a vuoto, perché l’assessore Stefano Ghezze non è caduto nella trappola, anche se non ha denunciato le minacce ricevute. È uno scenario sconcertante quello che emerge dall’operazione “Reset” condotta dalla Direzione distrettuale antimafia (sostituti Stefano Ancilotto e Federica Baccaglini ), che ha origine da un’indagine per traffico di stupefacenti, ma getta ombre inquietanti anche sugli appetiti che hanno suscitato gli appalti olimpici e sulla millanteria riguardante uno “zio parlamentare romano” a cui facevano riferimento due degli indagati. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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