Ghali contro i rapper che non parlano di Palestina | Lo fate per 3 motivi | tutte scuse e stro*** Se tacete siete per il genocidio
«Il rap è morto» secondo Ghali e con lui i rapper, che non dovrebbero più neanche farsi chiamare così, con tutte le scuse che accampano quando gli viene chiesto perché non parlano nelle loro canzoni della situazione a Gaza e della Palestina. In una lungo carosello di slide su Instagram, il rapper milanese bolla come «tutte stronzate o scuse» quelle dei colleghi. Per esempio «quella del “io non ho mai fatto politica sui miei profili social quindi perché dovrei farlo ora” oppure “è una storia molto delicata e complicata che va avanti da millenni”». E con lui c’è pure il napoletano Clementino, che se la prende con «i rapper delle classifiche», che su Gaza non si sbilanciano e quindi sono «solo munnezz». 🔗 Leggi su Open.online
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Il rapper @ghali ha sempre sposato la causa palestinese, ben prima che buona parte del resto del mondo se ne accorgesse. Dopo le date nei palazzetti di tutta Italia, ha messo in piedi il suo Gran Teatro, a Fiera Milano Live, a Rho per uno spettacolo unico. M - facebook.com Vai su Facebook
Ghali contro i rapper che non parlano di Palestina: «Lo fate per 3 motivi: tutte scuse e stro***. Se tacete siete per il genocidio» - Il rapper milanese se la prende con gli artisti che, con il loro silenzio sulla questione palestinese, avrebbero ormai ucciso il rap. Come scrive open.online
Ghali attacca i rapper in silenzio su Gaza: “Tacete per gli sponsor, se lo fate siete per il genocidio” - Nel giorno dello sciopero nazionale per la Flotilla, Ghali attacca il rap e i rapper che non prendono posizione sul tema del genocidio. Secondo fanpage.it