Il lavoro deve passare dall’età del welfare a quella del wellness
Negli ultimi decenni il divario di produttività del sistema Italia è stato considerato un frutto essenzialmente del gap tecnologico: poca digitalizzazione, poca innovazione, prodotti e produzioni indietro nel tempo. Non è più così. Secondo il Censis è invece dovuto a due fattori finora poco o nulla considerati: motivazione e coinvolgimento. Due termini che, uscendo dalla terminologia sociologica e andando sul campo, significano in sostanza due cose ben note: basse retribuzioni e mansioni sottodimensionate. Può sembrare la scoperta dell’acqua calda ma non è così proprio perché prima si tendeva a pensare che il problema fosse appunto la tipologia di business, troppo arretrata e poco innovativa. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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Per le amministrazioni comunali, il lavoro non deve essere una voce di bilancio da tagliare. Diciamo “no” al lavoro povero pagato con soldi pubblici. #CGIL, da sempre vicini alle persone. - X Vai su X