Gli scafisti parlano con le emoticon | così aggirano i controlli e organizzano la tratta dei migranti
Sembrava un linguaggio innocuo, quasi infantile. Quelle faccine colorate che usiamo tutti i giorni per comunicare in chat, commentare sui social o mandare messaggi veloci. E invece, proprio le emoji, si stanno rivelando uno degli strumenti più efficaci e insidiosi per i trafficanti di esseri umani. A svelarlo è una sorprendente ricerca condotta da due studiosi italiani, Michele Empler e Livio Calabresi, che stanno portando alla luce un sistema tanto semplice quanto geniale: la tratta dei migranti passa attraverso un codice fatto solo di simboli. Tutto è iniziato da un’intuizione. I due ricercatori, uno dell’Università della Tuscia e l’altro della Statale di Milano, stavano analizzando i contenuti condivisi su alcune piattaforme di messaggistica e social media. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Gli scafisti parlano con le emoticon: la scoperta di due studiosi
Lo abbiamo scritto anche noi nell'articolo uscito su Ultimo Uomo dopo la finale degli Us Open: domenica abbiamo visto il miglior Alcaraz di sempre. Tiziana Scalabrin però non è molto d'accordo. Degli Us Open e della finale tra Sinner e Alcaraz ne parlano Tizi - facebook.com Vai su Facebook
Gli scafisti parlano con le emoticon: la scoperta di due studiosi - Un sistema che sembrava infantile si è rivelato una delle armi comunicative più efficaci e pericolose nella tratta di migranti. msn.com scrive