Quali bandiere per quali morti? L’ipocrisia delle guerre dimenticate
Ogni volta che si accende una crisi internazionale, vediamo nascere cortei, bandiere, slogan. Oggi è la volta della flottiglia per Gaza, ieri era quella per lo Yemen, ma quante altre tragedie abbiamo lasciato cadere nel silenzio? Cinquecentomila vittime nello Yemen, spesso colpite anche da bombe vendute dai Paesi europei; oltre centomila morti in Libano a causa degli attentati fratricidi di Hezbollah; senza contare la lunga storia di persecuzioni contro i curdi, portate avanti da Iran, Turchia e Siria. La domanda è scomoda ma necessaria: quante bandiere dovremmo sollevare, quanti simboli portare in piazza, se davvero volessimo rappresentare tutti i popoli massacrati? Il rischio è di scegliere di volta in volta chi merita memoria e chi no, a seconda delle simpatie politiche o della copertura mediatica. 🔗 Leggi su Lortica.it
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Nepal, bandiere a mezz'asta per i 73 morti delle proteste Gen Z
Un presidio colorato con bandiere della pace e della Palestina si è formato sul Molo Audace dalle 10 per dire basta morti a Gaza e per dare il proprio sostegno alla Flotilla che vuole provare a portare aiuti umanitari nella Striscia. E qui https://trib.al/kWckyTD il - facebook.com Vai su Facebook