Palestina pace e violenza | le due facce dello sciopero generale
Roma, 23 settembre 2025 – Lo sciopero, per definizione, vive di disagi. È un’arma che nasce con un’unica ratio: creare danno all’utente finale, bloccare il Paese per costringerlo a muoversi. Con la speranza – spesso vana – che Governo e istituzioni rispondano a richieste urlate a gran voce dai lavoratori: stipendi più alti, orari migliori, diritti garantiti. Non questa volta, però. Stavolta milioni di persone, mobilitate dai sindacati, non hanno chiesto buste paga più pesanti né contratti più leggeri. Hanno alzato la voce per mettere alle spalle al muro Palazzo Chigi, pretendendo il taglio di ogni rapporto con Israele e il riconoscimento dello Stato di Palestina ( leggi qui ). 🔗 Leggi su Cdn.ilfaroonline.it
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Bandiera della pace e quelle di Palestina e Israele
Gaza e la Palestina hanno il diritto a pace e giustizia subito: è a questo obiettivo che il Ministro Antonio Tajani e tutto il Governo stanno lavorando, senza sosta. È fondamentale, tuttavia, che quel diritto a pace e giustizia non passi attraverso le strumentalizzazi - facebook.com Vai su Facebook
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Palestina, pace e violenza: le due facce dello sciopero generale; Scendiamo in piazza per opporci alla violenza. E per salvare Israele; Due popoli due Stati: UniSalento chiede giustizia e pace per la Palestina.
I leader che riconoscono la Palestina cercano l’applauso, non la pace a Gaza - I cortei invocano la pace a Gaza con la violenza, all'Onu si riconosce la Palestina invece che migliorare la vita dei palestinesi ... Secondo tempi.it
150 Paesi riconoscono lo Stato di Palestina: qual è la posizione dell’Italia? - A questi si uniranno presto altri Paesi, per indurre Israele al cessate il fuoco. Segnala ildigitale.it