La madre di Carlo Acutis | queste sono state le sue ultime parole prima di morire
Milano – Antonia Salzano è la mamma di Carlo Acutis, il 15enne milanese stroncato da leucemia fulminante che presto sarĂ santo. Parlando dell’annuncio di Papa Francesco la madre ha spiegato che il suo Carlo era “un ragazzo normale che ha aperto il suo cuore a Cristo. E h a reso santa la sua normalità ”. Antonia, originaria di Roma, ha 58 anni e il marito, torinese, 60. Carlo – ricorda – era nato casualmente a Londra dove la famiglia si trovava per motivi di lavoro. Per mamma Antonia il figlio rappresenta “la santitĂ del quotidiano”  perchĂ© la sua vita è stata “una preghiera continua”. Carlo Acutis ha un fratello e una sorella, gemelli, nati dopo la sua scomparsa. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
© Ilgiorno.it - La madre di Carlo Acutis: queste sono state le sue ultime parole prima di morire
In questa notizia si parla di: madre - carlo
Una giornata con la madre di Carlo Giuliani a 24 anni dal G8
La madre di Acutis: “Mio figlio Carlo, l’influencer di Dio, renderà il web un posto migliore”
La madre di Carlo Acutis racconta in un’intervista toccante il cammino spirituale del figlio e la sua eredità di fede per il mondo intero. Vai su X
Carlo morto in mare a 6 anni, cosa sta succedendo alla madre: l'annuncio delle amiche stringe il cuore degli italiani Vai su Facebook
La madre di Carlo Acutis: queste sono state le sue ultime parole prima di morire; La bici rotta, i poveri, il sacerdozio. Parla la mamma di Carlo Acutis; Antonia Salzano, chi è la madre di Carlo Acutis. Quando rimase incinta dopo che il figlio le annunciò in sogno la gravidanza.
Chi è Carlo Acutis, il santo millennial - Fra pochi giorni la canonizzazione del primo esponente della generazione millennial. Scrive vanityfair.it
Carlo Acutis, nella stanza del santo di internet: i modellini, i giocattoli e il ritratto di Cristo. «A 9 anni programmava in Java ma ora saprebbe quando spegnere il telefonino» - Viaggio nel luogo più intimo del giovane che domenica 7 settembre sarà canonizzato da papa Leone XIV. Secondo milano.corriere.it