Giornalista uccisa a Gaza a 33 anni l’ultima lettera al figlio è il suo testamento
Quando si ha trent’anni si immagina il futuro, si costruiscono progetti di vita. Ci si dedica a un lavoro che gratifica e si gioisce, la sera, nel tornare a casa dai propri cari. Non dovrebbe essere normale temere costantemente per la propria vita, vivere sotto il fragore delle bombe e sentire il bisogno di scrivere un testamento, un messaggio di ricordo per chi si ama: non mentre si cresce un figlio, nĂ© mentre si svolge un mestiere che chiede soltanto coraggio e veritĂ . Eppure, Mariam Abu Dagga, giovane giornalista freelance, ha affidato tutto a una lettera al figlio Ghaith: poche righe di amore e dignitĂ destinate a restare oltre la sua vita. 🔗 Leggi su Dilei.it
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