Le dimissioni un atto dovuto

La sconfitta di Alberto Nagel decretata dall'assemblea degli azionisti di Mediobanca non è solo il rigetto di un'operazione, è la fine di un'impostura. Quando un manager ignora il dissenso dei suoi azionisti, quando insiste con un progetto che non ha più sostegno, quando mette il proprio disegno personale davanti alla legittimità della propria base sociale, allora ha già smesso di essere un leader. È diventato un monarca decaduto, aggrappato a un potere che non gli appartiene più. Il voto contrario alla sua proposta - netto, inequivocabile - segna un momento di verità. Perché non si tratta solo di contare i voti. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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