Alle radici profonde e dolorose della guerra eterna

Un terribile amore per la guerra (Adelphi, 2004) di James Hillman è un libro, appunto, terribile. Immersi, circondati da guerre, è interessante, e persino istruttiva, l'analisi dello psicologo junghiano. Non ci illudiamo, sostiene, la guerra è normale. Cioè è la norma, è una costante dell'uomo. «Questa routine della guerra va avanti da quando l'uomo ha memoria. Nei 5600 anni di storia scritta, sono registrate 14600 guerre: una media di due o tre per ogni anno di storia umana». Certo la guerra può apparire «inumana»: Orwell confessò di non riuscire a sparare ad un uomo mezzo vestito che si teneva con una mano i calzoni, perché non poteva ritenerlo un fascista ma semplicemente un uomo. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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La guerra fredda tra Trump ed Harvard: le radici di uno scontro ideologico - Washington, 29 maggio 2024 – Sui media americani non si parla d’altro: è guerra aperta tra il presidente Donald Trump e Harvard, uno dei college più prestigiosi degli Stati Uniti – e dunque del mondo.

Mario Desiati, l’albero dei ricordi rimossi; Cefalonia: 80° anniversario dell'eccidio; Belfast e la storia (vera) del conflitto nordirlandese in un film favolistico.

guerra radici profonde doloroseAlle radici profonde e dolorose della guerra "eterna" - La domanda fondamentale che lo psicoanalista si pone, una volta normalizzata la guerra, è come potrebbe essere così "normale, se non fosse in sintonia con qualcosa di presente nell'anima umana" ... Segnala ilgiornale.it

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