Genocidio un grido di propaganda politica
Il 23 luglio Omer Bartov, uno storico di valore, ha scritto sul New York Times un articolo subito citatissimo in cui ha dichiarato di poter affermare, da studioso dei genocidi, che a Gaza Israele n. Contenuto a pagamento - Accedi al sito per abbonarti. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
© Ilfoglio.it - Genocidio, un grido di propaganda politica
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Roma, corteo pro Gaza pieno di politici, personaggi famosi e gente comune uniti da un solo grido: “Stop al genocidio” - E' partito alle 14 il corteo a Roma pro Gaza, da Piazza Vittorio fino ad arrivare a piazza San Giovanni, dov'è giunto intorno alle 16: tanti gli esponenti politici presenti.
Roma, corteo pro Gaza. Politici, personaggi famosi e gente comune uniti da un solo grido: “Stop al genocidio” - E' partito alle 14 il corteo a Roma pro Gaza, da Piazza Vittorio fino ad arrivare a piazza San Giovanni, dov'è giunto intorno alle 16: tanti gli esponenti politici presenti.
Anche da Sondrio si alza forte il grido: "Stop al genocidio in Palestina" - E' stata davvero molto partecipata, questa mattina, la manifestazione "Gaza non deve morire", promossa a Sondrio da AssopacePalestina-Valtellina e Archivio 68 e che ha raccolto in numerosissime adesioni di associazioni della società civile valtellinese,partiti,sindacati e singoli cittadini.
Gaza. Per la prima volta le Ong israeliane accusano Israele di genocidio B’Tselem e Physicians for Human Rights (Phr) utilizzano questa parola per descrivere le politiche attuate dallo Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese nella Striscia Vai su Facebook
Genocidio, un grido di propaganda politica; Guerra a Gaza, Benigni: Continuano a uccidere i bambini, non sono uomini!; La giornalista e scrittrice Rula Jebreal ad Arezzo per presentare il suo ultimo libro “Genocidio”.
Genocidio, un grido di propaganda politica - Ma descrivere ciò che succede a Gaza con criteri moralistici non risolverà il conflitto. Come scrive ilfoglio.it
Genocidio e pulizia etnica: Israele sconfitta dalle parole - È «la battaglia della percezione», come la chiamava Drod Eydar, ex ambasciatore a Roma. Segnala editorialedomani.it