Il dollaro è ancora dominante ma il suo privilegio non è eterno
«Un privilegio esorbitante», così Giscard d’Estaing, allora ministro delle Finanze francese, definiva negli anni Sessanta il vantaggio di cui godevano gli Stati Uniti nel sistema monetario internazionale. In quel contesto, basato sull’impegno assunto dalla Federal Reserve alla piena convertibilità del dollaro in oro, gli USA potevano finanziare il proprio deficit di partite correnti semplicemente stampando moneta, in questo modo emettendo debito a costo nominale nullo che veniva detenuto dagli altri paesi del mondo. È la constatazione di questo privilegio esorbitante che condusse, nei primi anni Settanta, al crollo del sistema di Bretton Woods con l’abbandono, nel 1971 da parte di Nixon, della convertibilità in oro del dollaro. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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Il dollaro e quel suo privilegio esorbitante. Scrive Paganetto - Ancora oggi l’80% delle transazioni internazionali continua ad essere regolata in dollari secondo le regole fissate a Bretton Woods dai vincitori della seconda guerra mondiale.
Egemonia in bilico | Il dollaro è ancora dominante, ma il suo privilegio non è eterno; Che succede se il mondo perde fiducia nel dollaro?.
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