La National Gallery di Washington non vuole esporre una transgender di colore

A my Sherald non ha bisogno di grandi presentazioni. È la donna che ha rivoluzionato il ritratto afroamericano, con i suoi volti intensi, i colori piatti e quel tratto inconfondibile che ha reso iconico il dipinto ufficiale di Michelle Obama. Eppure oggi, il suo nome torna sulle prime pagine non per una nuova opera, ma per un’assenza: quella della sua mostra più importante, American Sublime, cancellata a sorpresa dalla National Portrait Gallery a Washington. Il motivo? Una richiesta che ha il sapore della censura. E che Sherald non ha voluto accettare. Donald Trump, parole crudeli contro i transgender: «Non sarete mai donne» X Una Statua della libertà. 🔗 Leggi su Iodonna.it

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Giorgio Locatelli, uno chef tra i quadri: la cucina italiana conquista la National Gallery di Londra - C’è ancora discussione, tra chi si occupa di cose in apparenza minori: un piatto goloso, inventivo, che in pochi minuti viene demolito in bocca per dare soddisfazione palatale e gastrica, può essere definito opera d’arte, ancorché effimera? Chissà.

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