Incostituzionale la Consulta cancella il tetto di 240mila euro a toghe e pubblico
È illegittimo il tetto retributivo per i dipendenti pubblici a 240mila euro annui. Lo ha stabilito la Corte costituzionale, che pur ribadendo che la previsione di un "tetto retributivo" per i pubblici dipendenti non contrasta di per sé con la Costituzione, ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 13, comma 1, del decreto legge n. 66 del 2014, come convertito, che l'ha fissato nel limite di 240.000,00 euro lordi anziché nel trattamento economico onnicomprensivo spettante al primo presidente della Corte di cassazione. È in base a tale parametro, come fino al 2014, che il "tetto" dovrà essere definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. 🔗 Leggi su Iltempo.it
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La Consulta cancella il tetto di 240mila euro a magistrati e dipendenti pubblici: incostituzionale - È illegittimo il tetto retributivo per i dipendenti pubblici a 240mila euro annui. Si legge su iltempo.it
Rivoluzione stipendi pubblici: via il tetto di 240mila euro per i dipendenti. La Consulta: è illegittimo - I giudici costituzionali tornano al precedente parametro: retribuzioni allineate al trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione. Secondo quotidiano.net