Confindustria rilancia il nuovo nucleare | Progetto che può valere il 2,5% del Pil

Il ritorno dell’ energia nucleare potrebbe generare un impatto pari al 2,5% del Pil italiano, creando fino a 120mila nuovi posti di lavoro e rafforzando l’ indipendenza energetica del Paese. Secondo uno studio di Confindustria ed Enea, il ritorno dell’atomo è una leva chiave per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione, stabilizzare i costi dell’energia e accompagnare la crescita industriale. "Non dobbiamo mollare questa strada", ha esortato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, parlando all’evento dedicato al futuro del nucleare organizzato proprio dalla sua organizzazione. Per Orsini bisogna "partire dalle esigenze del Paese". 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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Orsini (Confindustria): “Caro energia insostenibile. Accelerare sul nucleare” - Bologna, 27 maggio 2025 – “E’ una situazione insostenibile”, per cui “serve agire con urgenza”. Non usa mezzi termini Emanuele Orsin i, lanciando da Bologna un vero e proprio allarme per il caro energia.

Lo studio Confindustria: “Ecco quanto vale il nucleare” - Pichetto: "Unica strada per restare tra i Paesi ricchi" The post Lo studio Confindustria: “Ecco quanto vale il nucleare” appeared first on L'Identità.

Il nucleare è energia sostenibile, parola di Confindustria e dell’Enea - Il nucleare è energia sostenibile, complementare alle rinnovabili, e in grado di aiutare le imprese e di abbassare il costo delle bollette.

Confindustria rilancia il nuovo nucleare: Progetto che può valere il 2,5% del Pil; Confindustria, Orsini chiede «azioni forti» e rilancia sul nucleare; Energia, Orsini: «Aumentare indipendenza e nucleare». Pichetto: con Enel-Leonardo-Ansaldo dialogo su newco nucleare.

Confindustria-Enea “Il nucleare fondamentale per l’indipendenza energetica” - E' quanto si legge nel rapporto "Lo sviluppo dell'energia nucleare nel mix energetico nazionale" presentato a Roma ... Scrive msn.com

Confindustria, il nuovo nucleare può valere il 2,5% del Pil - Il ritorno dell'energia nucleare potrebbe generare un impatto pari al 2,5% del Pil italiano, creando fino a 120mila nuovi posti di lavoro e rafforzando l'indipendenza energetica del Paese. Come scrive ansa.it