Maturità 2025 Crepet | ‘La scuola non ascolta Ma i voti servono come nella vita’
La maturità del 2025 si fa sempre più controversa, tra proteste studentesche e riflessioni autorevoli. Maddalena ha rifiutato l’orale, aprendo un dibattito sul ruolo della scuola e sui voti che, come nella vita, sono un parametro di valutazione. Paolo Crepet invita a riflettere: i giudizi sono parte integrante dell’esperienza umana, ma la vera sfida è ascoltare davvero gli studenti. Perché il nodo centrale risiede nel modo in cui interpretiamo il valore dell’educazione e delle valutazioni.
La protesta di Maddalena, studentessa che ha rifiutato l’orale della maturità, ha acceso un dibattito nazionale. Per Paolo Crepet, la scuola ignora il disagio degli studenti, ma puntare il dito contro i voti è inutile: “La vita è piena di valutazioni, come nello sport”. Il Ministero risponde con fermezza, ma il problema sembra più profondo: . . 🔗 Leggi su Scuolalink.it
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Crepet: “Maturità? Maturi per cosa? Perché sanno scrivere venti righe su una traccia proposta?” - Il dibattito sulla maturità degli studenti e sull’efficacia dell’esame di Stato è più attuale che mai.
Paolo Crepet e i ragazzi che rifiutano l’orale alla maturità: «Dovranno abituarsi ai voti che gli darà la vita» Lo psichiatra: è vero, nessuno in classe domanda a questi giovani come stanno Paolo Crepet dice che la studentessa di Belluno che ha boicottato l’esa Vai su Facebook
Maturità 2025, Crepet: La scuola non capisce i ragazzi. Prendersela con i voti, però, non ha senso. La vita è fatta di valutazioni, come nello sport; Paolo Crepet e i ragazzi che rifiutano l'orale alla maturità: «Dovranno abituarsi ai voti che gli darà la vita; Crepet cita Sinner sulla scena muta alla Maturità, il suo affondo.