Carcere Prato nuove perquisizioni dopo rivolte e violenze
Dopo le rivolte e le violenze che hanno scosso il carcere di Prato, nuove perquisizioni sono state avviate nel penitenziario della Dogaia. La procura ha emesso decreti di ispezione e sequestro, con l’obiettivo di rintracciare telefoni cellulari ancora in possesso dei detenuti e prevenire ulteriori incidenti. L’operazione, condotta da polizia, carabinieri e guardia di finanza, rappresenta un passo importante per ristabilire l’ordine e la sicurezza nel carcere pratese.
Nuovi decreti di perquisizione, ispezione e sequestro, emessi dalla procura di Prato, sono stati eseguiti nel carcere della Dogaia alla ricerca di ulteriori telefoni cellulari che potrebbero essere rimasti nella disponibilitĂ dei detenuti del penitenziario pratese. Impegnati nell’operazione agenti della Squadra mobile della questura di Prato, del nucleo investigativo della polizia penitenziaria, carabinieri e militari della guardia di finanza. L’operazione, di cui dĂ notizia il procuratore di Prato Luca Tescaroli, è la prosecuzione delle indagini che da tempo interessano il carcere della cittĂ toscana dove, secondo quanto spiega il magistrato, c’è “una realtĂ criminale pervasiva”, degrado, violenza e connivenze che coinvolgono non solo i detenuti, ma anche alcuni appartenenti alla polizia penitenziaria. 🔗 Leggi su Lapresse.it
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