Gpl il rischio zero non esiste Le regole di sicurezza nelle città | cinquanta metri dai luoghi più abitati

La sicurezza nel settore del GPL è un tema cruciale e delicato: il rischio zero non esiste, ma le normative e le regole di sicurezza sono fondamentali per proteggere vite e proprietà. Da Viareggio a Roma, la storia ci insegna quanto sia importante rispettare le distanze e adottare sistemi di prevenzione efficaci. È il momento di fare chiarezza e responsabilità per evitare tragedie.

Roma, 5 luglio 2025 – Gpl. E il pensiero va alla strage di Viareggio, una ferita sempre aperta: 32 morti il 29 giugno 2009 per le cisterne esplose sul treno, alla stazione. Ieri l’ esplosione al distributore di Roma, nel 2018 un altro incidente simile in provincia di Rieti. Lo stesso anno, il 6 agosto, l’inferno sull’A14 a Bologna, con l’autostrada collassata. Giampietro Boscaino, ingegnere, direttore centrale prevenzione incendi dei Vigili del fuoco, parlando in generale: ci dobbiamo sentire in pericolo quando ci avviciniamo a un impianto di rifornimento? Ad esempio con il caldo estremo? “No, assolutamente no. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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Confedilizia Sicilia in onda su RTP : “No a regole calate dall’alto. Il nuovo decreto sulle strutture ricettive penalizza i proprietari e mette a rischio il patrimonio edilizio storico” Vai su X

Rischio Caldo – Estate 2025 Attenzione imprese e lavoratori all’aperto La Regione Umbria, con l’Ordinanza n.1 del 13 giugno 2025, ha stabilito nuove regole per proteggere chi lavora sotto il sole, soprattutto in edilizia, agricoltura e florovivaismo. Fino a Vai su Facebook

Gpl, il rischio zero non esiste. “Le regole di sicurezza nelle città: cinquanta metri dai luoghi più abitati”; Krupa (Société Générale): «Il rischio zero? È la morte. Troppe regole sulle banche, l'Europa ha bisogno di crescere»; Deforestazione, Ue classifica Paesi in base a rischio.

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Scuola, «il rischio zero non esiste: pianificare anche le lezioni online per eventuali chiusure e studenti fragili» - Corriere della Sera - Kluge (Oms) e il ministro Speranza: «Igiene, distanziamento, mascherine e rimanere a casa se malati: le regole per l’istruzione sicura. Lo riporta corriere.it