Conte in versione Giuseppi cagnolino di Trump abbaia alla Schlein | La sua assenza alla festa Usa? Se vuoi governare devi andare
Impossibile non restare senza parole di fronte a questo paradosso italiano: Giuseppe Conte, il cagnolino di Trump, che abbaia contro le guerre americane e il piano di riarmo dell’Ue, ma poi si trasforma in un festaiolo amico degli Stati Uniti durante il 4 luglio a Roma. Una contraddizione che lascia sgomenti, perché nel gioco della politica, se vuoi governare, devi essere presente. E la domanda sorge spontanea: quanto pesa davvero questa doppiezza?
Incredibile, mefistofelico, paradossale Giuseppe Conte, che nel giro di una serata s’è trasformato in fiero oppositore delle guerre Usa, del piano di riarmo imposto alla Ue da Trump e delle complicità americane sui massacri di Gaza, in festaiolo e cordiale amico degli Stati Uniti nella festa per il 4 luglio all’ambasciata di Roma. Lui c’era, Elly Schlein no, beffata all’ultimo momento dal leader del M5s, che oggi sul “Foglio” si concede anche il lusso di sfottere la segretaria del Pd invitandola a “parlare con tutti, anche con gli Usa, se si vuole governare.”. Dunque, il premier in pectore del centrosinistra si considera lui, e non na fa mistero. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it
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Conte, in versione Giuseppi cagnolino di Trump, abbaia alla Schlein: La sua assenza alla festa Usa? Se vuoi governare devi andare.
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