Sterminò la famiglia condannato a 20 anni | Riccardo è a rischio subito una visita per capire se può stare in carcere

In un caso che scuote l’Italia, Riccardo Chiarion, il giovane di 18 anni coinvolto in un tragico episodio familiare a Paderno Dugnano, si trova ora sotto la lente dei tribunali con il rischio di una permanenza in carcere. La sua situazione giudiziaria evolve rapidamente: il suo legale ha presentato un’istanza urgente per valutare la possibilità di un differimento della detenzione. La vicenda solleva interrogativi e inquietudini sulla giustizia minorile e le sue sfide.

Paderno Dugnano (Milano), 30 giugno 2025 – Il legale di Riccardo Chiarion i, il ragazzo detenuto nel carcere minorile di Firenze per aver ucciso,  quando aveva 17 anni, padre, madre e fratello di 12 anni nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2024 nella loro villetta di Paderno Dugnano, nel Milanese, ha depositato stamani con urgenza un'istanza al Tribunale per i minorenni di Milano per chiedere che il giovane, ora 18enne, venga visitato dai propri consulenti e da un medico legale perché, dopo la condanna a 20 anni di reclusione, c'è un “serio rischio di gesti autolesionistici”. Secondo il difensore Amedeo Rizza, che dopo la condanna alla pena massima di tre giorni fa ha parlato con i propri consulenti psichiatri Mollica e Bruni, va valutato con urgenza se il ragazzo, che oggi sta sostenendo l'orale dell'esame di Maturità nel penitenziario minorile, date le sue condizioni psicologiche dopo il verdetto e il rischio suicidario, possa stare ancora in regime detentivo o debba essere trasferito in qualche struttura. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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