Cosa resta del Pride di Budapest l’attivista | Spallata al potere di Orban Ora non dimentichiamo l’Ungheria

Il Pride di Budapest, con 200 mila partecipanti, ha segnato una vittoria storica contro il divieto imposto dal governo Orban, rappresentando una sfida coraggiosa e simbolica per i diritti civili in Ungheria. Per l’attivista Luca Paladini, questa manifestazione è più di una protesta: una "spallata" al potere in crisi, che non bisogna dimenticare. Il richiamo è forte: mantenere viva la memoria di questa battaglia per la libertà e l’uguaglianza.

Il Pride di Budapest ha visto la partecipazione storica di 200mila persone, una sfida (vinta) al divieto del governo Orban. Per l'attivista Luca Paladini è stata una "spallata" simbolica a un potere sempre più in crisi in crisi. Ora l’appello: "Non dimentichiamo Budapest". 🔗 Leggi su Fanpage.it

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Budapest Pride, Scalfarotto (Iv): "Questa è l'Unione Europea e qui i diritti si rispettano" – Il video - Benvenuti a Budapest, nel cuore dell'Europa, dove i diritti umani sono al centro di ogni discussione.

Cosa resta del Pride di Budapest, l’attivista: Spallata al potere di Orban. Ora non dimentichiamo l’Ungheria”; Budapest Pride, la sfida a Orban: “Siamo 200mila, la parata più grande di sempre”. Il sindaco: “Oggi è qui la capitale d’Europa”.

budapest pride attivista spallataPride di Budapest, i consigli dell'attivista: "Non indossare simboli arcobaleno fuori dal corteo" - "Non cedere alle provocazioni della polizia, o dei gruppi di estrema destra. Scrive repubblica.it

budapest pride attivista spallataA Budapest sfila il Pride vietato da Orban. 'Siamo quasi 200mila' - Una marea umana, colorata, gioiosa, pacifica ma molto determinata ha invaso Budapest. Come scrive ansa.it

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