Pride Orbán | Ripugnante e voluto da Bruxelles In Italia le opposizioni contro Meloni | Muta?
Il dibattito sul Pride divampa in tutta Europa, tra accuse e polemiche. Mentre Viktor Orbán condanna aspramente la manifestazione di Budapest, criticando ciò che definisce “ripugnante e vergognoso”, in Italia le opposizioni silenziano il confronto, lasciando spazio a un dibattito che rischia di essere troppo politicizzato. È il momento di riflettere sulla vera natura dell’orgoglio e sulle sfide che ancora affrontiamo per i diritti civili.
Il premier ungherese Viktor Orbán è tornato a criticare la marcia del Pride svoltasi sabato a Budapest, definendola “ripugnante e vergognosa” e accusando l’Unione europea di aver incaricato i politici dell’opposizione ungherese di organizzare l’evento, che si è trasformato in una protesta antigovernativa. “Drag queen sul palco, uomini con i tacchi, volantini sulla terapia ormonale; Questo non è orgoglio, è una vergogna”, ha scritto sui social. “Da ieri siamo ancora più convinti che queste persone non debbano essere lasciate avvicinare al timone del governo. Non lo permetteremo”. Secondo Orbán, quanto visto rappresenta “ciò che accadrebbe in Ungheria se non ci fosse un governo nazionale a proteggere la nostra sovranità”, con conseguenze che spaziano dall’immigrazione ai servizi pubblici fino alla guerra in Ucraina. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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"Ripugnante", Orban durissimo dopo il pride. Poi l'attacco all'Europa: "Non lo permetteremo" Vai su Facebook