La contestata riforma della caccia italiana rischia di inasprire i rapporti con Bruxelles sull’ambiente
La controversa riforma della caccia italiana sta accendendo un acceso dibattito tra sostenitori e oppositori, rischiando di intensificare i contrasti con Bruxelles sull’ambiente. Con misure che sembrano contrastare le direttive europee, questa proposta potrebbe non solo mettere a rischio la tutela della biodiversità, ma anche alimentare nuove tensioni diplomatiche. La questione si fa ancora più cruciale, poiché l’Italia si trova al centro di un delicato equilibrio tra sovranità e impegno comunitario.
L’Italia sta portando avanti una controversa riforma della legge sulla caccia, suscitando l’ira di Bruxelles e delle associazioni ambientaliste. La proposta di riforma - depositata in Senato la scorsa settimana dai capigruppo della maggioranza del governo guidato da Giorgia Meloni - include misure ampiamente considerate incompatibili con la normativa ambientale dell’Unione europea, e potrebbe aggravare le tensioni con la Commissione europea, che negli ultimi anni ha già avviato diversi procedimenti d’infrazione nei confronti di Roma in materia ambientale. Il disegno di legge prevede il ripristino dell’uso di richiami vivi senza menzionare le deroghe previste dal diritto europeo e fissa un tetto massimo del 30% del territorio regionale per le aree naturali protette – soglia che il ministro dell’Ambiente potrebbe abbassare unilateralmente in caso di superamento. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Lollobrigida annuncia: “Riforma della legge sulla caccia entro agosto”. Poi attacca Ispra (“faziosi”) e i giudici - L’annuncio del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, durante la Fiera nazionale della caccia e del tiro segna un momento cruciale per il mondo venatorio e politico.
"Il Ddl del centrodestra sulla caccia include misure ampiamente considerate incompatibili con la normativa UE e potrebbe aggravare le tensioni con la @EU_Commission che negli ultimi anni ha già avviato diversi procedimenti d’infrazione" https://euractiv.it/ Vai su X
La contestata riforma della caccia italiana rischia di inasprire i rapporti con Bruxelles sull’ambiente; Le Capitali – Il Consiglio europeo non ha portato alcuna novità per il Medio Oriente.
Caccia, Lollobrigida sbugiarda se stesso: la riforma spara-tutto arriva in Senato. E per il ministro è una sconfitta - Il governo rinuncia a intestarsi il disegno di legge, che ora dovrà seguire l'iter parlamentare "classico". Lo riporta ilfattoquotidiano.it
Caccia, la riforma sarà in Parlamento ma si farà. Muro di 46 associazioni ambientaliste - Il ministro Lollobrigida ha informato il consiglio dei ministri che lo schema di ddl non sarà affrontato dal governo ma dai parlamentari. corriere.it scrive