I sensi di colpa di chi ha visto e continua a vivere
Il dramma di Tintarella di Luna ci coinvolge nel profondo, evocando sensi di colpa e domande senza risposta. Un bambino di appena quattro anni, Michael, perde la vita in un incidente che scuote una comunitĂ intera, mentre un bagnino si toglie la vita in un gesto disperato. Questa doppia tragedia ci invita a riflettere sui nostri sensi di colpa e sulla fragilitĂ umana, temi delicati ma imprescindibili da affrontare con sensibilitĂ e attenzione.
In una piscina di paese – un “acquapark”, dal nome Tintarella di Luna – un bambino di 4 anni, Michael, sfugge all’attenzione di suo padre e dei bagnini e muore annegato. Uno dei bagnini, Matteo F., 37 anni, indagato d’ufficio, come i suoi colleghi e il povero padre, scompare e viene trovato morto, cinque giorni dopo, suicida. E’ una piccola doppia tragedia, su misura per gli esercizi d’elzeviro. Dai quali è meglio tenersi alla larga. I moventi si moltiplicano, del resto. La bambina di Villa Pamphilj, sua madre. Ma a Roma c’è stata una malvagitĂ abominevole e criminale, qualcosa che chiama in causa la volontĂ . 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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