Caso Bugetti l’impasse sull’ex Memorino Il no degli uffici comunali e quella delibera di giunta
Nel cuore di Prato, il caso Bugetti svela tensioni tra pubblico e privato, con l’area Memorino al centro di un acceso dibattito. La controversa concessione al Consorzio Progetto acqua, ostacolata dall’impasse tra uffici comunali e la delibera di giunta, mette in discussione trasparenza e corretta amministrazione. Un episodio emblematico di come interessi particolari possano compromettere il bene comune, aprendo un dibattito sulla gestione delle risorse pubbliche.
Prato, 17 giugno 2025 – Tra gli episodi più controversi annoverati dai pm nelle richiesta di misura cautelare c’è la questione della concessione dell’area dell’ex campo da rugby “Memorino” al Consorzio Progetto acqua. Un esempio “paradigmatico”, secondo i pubblici ministeri Nastasi, Gestri e Boscagli, “dell’asservimento della funzione pubblica della Bugetti nella sua messa a disposizione agli interessi particolari e privati” dell’amico imprenditore Riccardo Matteini Bresci. Ilaria Bugetti, sindaca di Prato Il percorso si è snodato per mesi, dal giugno al dicembre 2024, quando la giunta comunale guidata dalla sindaca delibera (era il 17 dicembre), nonostante le resistenze di funzionari e dirigenti comunali, la concessione dell’area comunale al Consorzio “esaudendo così il desiderio che fin dall’inizio era stato espresso da Matteini Bresci alla Bugetti”. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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Bugetti, l’inchiesta di corruzione a Prato: dall’acqua alla fognatura fino all’ex Memorino, le contestazioni dei pm - Un'intricata rete di corruzione scuote Prato: dalle fogne all’acqua, passando per concessioni e favori politici.