Serve un piano Marshall per la formazione al lavoro
Le sfide del mercato del lavoro in Italia richiedono un cambio di passo deciso: un piano Marshall per la formazione, capace di aggiornarsi e adattarsi con regolarità come le stagioni. È urgente investire in competenze nuove, rilanciare il capitale umano e rompere l’immobilismo che troppo spesso caratterizza i dibattiti pubblici e le politiche attuali. Per chi quotidianamente opera sul campo, questa strategia rappresenta l’unica via per far ripartire davvero il Paese.
CON UNA CADENZA regolare, come quella delle stagioni, in Italia sul lavoro prendono forma narrazioni lunari e i talk show televisivi spesso finiscono per riproporre un canovaccio e numerosi contenuti in tutto sovrapponibili a quelli di dieci, venti anni fa. Come se in mezzo nulla sostanzialmente fosse cambiato. Per chi quotidianamente opera a stretto contatto con decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori, come le Agenzie per il Lavoro, ci sono alcuni punti chiari e nuovi, peraltro confermati dalle rilevazioni di tutti gli istituti di ricerca. Sul lavoro c’è stata una silenziosa rivoluzione copernicana, ieri mancavano i posti, oggi mancano i candidati, o quanto meno i candidati con le competenze necessarie. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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