La sinistra degli haters contro i diritti

In un'epoca in cui la lotta per i diritti sembrava aver raggiunto traguardi storici, assistiamo a un ribaltamento sorprendente: i Pride di ieri diventano i campi di battaglia degli haters dell’odio. La visione di giovani e adulti, pronti a insegnarci un nuovo modello di comunità, si scontra con una sinistra che ha smarrito il suo spirito originario, trasformando i diritti in merce privata. È il momento di riflettere su questa svolta e riprendere il cammino con coraggio.

Mi mancavano i Pride dell'odio. Mi mancavano i movimenti per i diritti, quelli che negli anni 90 dicevano amore come parola d'ordine e oggi si professano haters. Immaginare che la sfilata di ragazze e ragazzi, donne e uomini che vogliono insegnarci un nuovo modello di comunità si presentino nel cuore di Roma, con in testa i politicanti di riferimento di una sinistra che ha trasformato i diritti in proprietà privata, esibendo foto a testa in giù in segno di morte ed esposizione al pubblico ludibrio di coloro che considerano criminali è la fine del Novecento. La fine di una battaglia che ha estinto i suoi valori e che si è trasformata in pura rivendicazione di una parte politica. 🔗 Leggi su Iltempo.it

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Rachele Mussolini tra Forza Italia e Lgbtq+: “I diritti non sono di sinistra, siano patrimonio comune” - Rachele Mussolini, esponente di Forza Italia, si posiziona con fermezza nel dibattito sui diritti LGBTQ+, sostenendo che tali diritti non appartengano a una sola parte politica.

Sinistra, diritti, risorse. Come trovare la strada
Da ilmanifesto.it: allora la sinistra dovrebbe» e concedendo qualcosa al pensiero neoliberale per esempio la «rinegoziazione dei diritti».

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