Detenuto incendia cella e poi aggredisce agenti a Secondigliano

Un episodio di intemperanza scuote il carcere di Napoli-Secondigliano: un giovane detenuto ha incendiato la propria cella e successivamente ha aggredito gli agenti intervenuti, causando feriti tra le forze dell’ordine. Un gesto che mette in luce le sfide del sistema penitenziario e la determinazione delle forze dell'ordine nel garantire sicurezza e rispetto delle regole. La vicenda evidenzia l'importanza di interventi tempestivi e professionali per tutelare tutti i soggetti coinvolti.

Tempo di lettura: < 1 minuto Un giovane di origini marocchine, poco più che ventenne, detenuto nel carcere di Napoli-Secondigliano nel primo pomeriggio di ieri, ha appiccato un incendio nella propria cella e poi, una volta domate le fiamme, quando i poliziotti penitenziari hanno eseguito una perquisizione, li ha aggrediti costringendone due alle cure mediche. Lo rende noto il Con.Si.Pe. “L’intervento tempestivo e professionale della Polizia Penitenziaria – spiega la nota – ha evitato conseguenze più gravi, domando le fiamme e mettendo in sicurezza il reparto. Durante le successive operazioni di trasferimento e perquisizione personale – finalizzate ad accertare l’eventuale possesso di altri accendini o oggetti pericolosi – il detenuto ha aggredito violentemente alcuni agenti e l’ispettore di sorveglianza, causando il ferimento di più operatori. 🔗 Leggi su Anteprima24.it

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Detenuto incendia la propria cella, la Cisl: “Nel carcere di Bergamo tensione ai massimi livelli” - Un detenuto del carcere di Bergamo ha incendiato la propria cella, generando fiamme e una densa coltre di fumo.

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Episodio di violenza e incendio nella casa circondariale di secondigliano coinvolge polizia penitenziaria e sindacato - Un detenuto marocchino appicca un incendio nel carcere di Secondigliano, causando scontri con la polizia penitenziaria; il sindacato CON. Scrive gaeta.it