Oceani e mari in pericolo l’appello di Greenpeace | Italia in ritardo è tempo di agire
Oceani e mari sono in grave pericolo, e l'appello di Greenpeace Italia arriva con urgenza, mentre il mondo si riunisce a Nizza per la Terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani. È il momento di agire con determinazione: solo un impegno deciso, tra cui il divieto di estrazioni minerarie nei fondali profondi e la ratifica del Trattato Onu, può salvare i nostri ecosistemi marini. La sorte dei nostri oceani dipende dalle scelte di oggi.
Un forte appello arriva da Greenpeace Italia in occasione della Terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani in corso a Nizza: serve “un alto livello di ambizione” per la tutela dei mari, a partire dal divieto di estrazioni minerarie nei fondali profondi e dalla ratifica urgente del Trattato Onu sugli Oceani. “Il successo o il fallimento della Conferenza dipenderà dalla forza degli impegni presi a Nizza”, afferma Valentina Di Miccoli, Campaigner Mare e Oceani di Greenpeace Italia. “I governi devono respingere con decisione la richiesta della compagnia The Metals Company di avviare attività minerarie nelle aree marine internazionali: una mossa pericolosa che mette a rischio la cooperazione multilaterale e la stessa autorevolezza delle Nazioni Unite”. 🔗 Leggi su Lanotiziagiornale.it
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