Giulia Lavatura uccise la figlia lanciandosi con lei dal nono piano | la sentenza che fa discutere
Una tragedia che ha sconvolto Ravenna, quella di Giulia Lavatura Truninger, che si è tolta la vita insieme alla sua piccola Wendy. La sentenza che assolve la donna per vizio totale di mente apre un dibattito acceso sulla salute mentale e sulla giustizia. Un episodio che ci invita a riflettere sulla complessità delle fragilità umane e sulle risposte del sistema giudiziario. La vicenda continua a far discutere, sollevando domande senza risposta.
È stata assolta per vizio totale di mente Giulia Lavatura Truninger, la donna di 41 anni che l’8 gennaio 2024 si è lanciata dal nono piano del suo palazzo a Ravenna stringendo tra le braccia la figlia di sei anni, Wendy, che è morta sul colpo. La decisione è arrivata dalla Corte d’Assise di Ravenna, che ha ritenuto l’imputata non imputabile, in quanto incapace di intendere e volere al momento del gesto. Leggi anche: Tragedia nel fiume, papà annega per salvare il figlio La sentenza segue l’esito della perizia psichiatrica, che ha riconosciuto un disturbo mentale tale da rendere la donna del tutto priva della capacità di comprendere e volere le proprie azioni. 🔗 Leggi su Thesocialpost.it
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Giulia Lavatura, via al processo: si lanciò dal nono piano con la figlioletta e il cane (morti sul colpo) Tweet live su X