Decreto Sicurezza la versione del governo non regge alla prova dei numeri | con le nuove norme si rischia più carcere
Il governo insiste nel sostenere che il nuovo Decreto Sicurezza non appesantirà il sistema carcerario italiano, ma i numeri raccontano un’altra storia. Le nuove norme, infatti, rischiano di aumentare le pene e la durata della detenzione, mettendo a dura prova le strutture penitenziarie del paese. Una realtà che potrebbe portare a conseguenze ben più gravi di quanto dichiarato. È tempo di guardare i dati e capire cosa si nasconde dietro queste parole.
La fotografia che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si ostina a proporre è sempre la stessa: il nuovo Decreto Sicurezza non aggraverebbe il sistema carcerario italiano. “Sono convinto che non si determinerà l’aggravio sul sistema penale”, ha dichiarato il 4 giugno a Sky TG24. Dichiarazioni che sbattono però contro i dati e le analisi tecniche. Il sovraffollamento già al collasso. Il primo dato, che Piantedosi finge di ignorare, è lo stato attuale delle carceri italiane. Al 2 giugno 2025, secondo i dati del Ministero della Giustizia, i detenuti sono 62.813 a fronte di 46.710 posti realmente disponibili, con un tasso di affollamento del 134,4%. 🔗 Leggi su Lanotiziagiornale.it
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