Alzheimer perché i tassisti si salvano dalla malattia
Alzheimer, un nemico silenzioso che si combatte anche dietro il volante! I tassisti di tutto il mondo, dalla Londra dei black cab alle strade di New York, sembrano avere una marcia in più. Guidare senza GPS non è solo un atto di coraggio, ma un potenziamento per la memoria. Scopri come l’arte di orientarsi possa contribuire a mantenere la mente agile e prolungare la salute cognitiva!
I black cab di Londra. Le macchine gialle di New York. Quelle bianche di Milano. Ma anche le ambulanze, che sono più o meno uguali in tutto il mondo e che per sfrecciare sulle strade, in città, mica possono permettersi di perdere tempo col navigatore. È che guidare senza il gps fa bene: allena la mente, tiene la memoria occupata, protegge pure dall’Alzheimer. Nel senso: tassisti e autisti dell’emergenza sembrano essere, professionalmente, tra le categorie meno soggette alla malattia dei ricordi. Premessa (doverosa): quanto stiamo per raccontare fa parte di uno studio scientifico, persino significativo perché è stato condotto dall’università statunitense di Harvard e pubblicato sulla rivista di ricerche mediche Bmj, epperò é ancora tutto da confermare. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it
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Ilaria Bonuccelli (@IlariaBonuccell) Tweet live su X
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