Manuela non si buttò nel canyon fu violentata e uccisa L’ex fidanzato ora indagato? Non sappiamo nemmeno che faccia abbia | parla la famiglia Murgia

Il caso di Manuela Murgia riapre ferite nel cuore della Sardegna e accende i riflettori su una tragedia che ha segnato un'intera comunità. Le indagini ripartono, ma la domanda rimane: quante altre storie di violenza silenziosa attendono giustizia? La famiglia Murgia, pur nel dolore, cerca risposte in un contesto sociale sempre più attento alle tematiche della sicurezza e della giustizia. Una storia che invita a riflettere e a non dimenticare.

“Siamo soddisfatti dell’esito delle indagini, non abbiamo mai puntato il dito verso nessuno” con queste parole Gioele, Elisa e Anna Murgia commentano a FqMagazine la notizia della riapertura delle indagini sull’omicidio irrisolto della sorella Manuela, trovata senza vita ad appena 16 anni il 5 febbraio del ’95 nella gola del Tuvixeddu, a Cagliari. Uno strano “suicidio” La sua morte, 30 anni fa venne archiviata come suicidio dalla Procura di Cagliari ma la famiglia non ha mai avuto dubbi sul fatto che Manuela fosse stata assassinata. I Murgia si sono sempre battuti per ulteriori indagini fino alla riapertura del caso annunciata ieri. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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