Il Terzo polo non risorgerà grazie ai distinguo su Gaza
Il Terzo Polo non riesce a trovare unità nemmeno di fronte a una crisi internazionale come quella di Gaza. Questo scenario mette in luce le fragilità del centrosinistra, incapace di unirsi per affrontare sfide globali. In un'epoca in cui la coesione è fondamentale, il divario tra le diverse sensibilità politiche potrebbe costare caro, non solo a livello interno, ma anche nel confronto con le altre forze europee. Riusciranno a trovare un terreno comune?
Con una battuta tanto facile quanto di cattivo gusto, dunque irresistibile, si potrebbe dire che è più semplice mettere d’accordo Israele e Hamas che i diversi partiti del centrosinistra. Vedremo come evolverà l’iniziativa diplomatica americana – recenti esperienze, tanto in Medio Oriente quanto in Ucraina, e anche le ultimissime notizie, suggeriscono somma cautela – certo però sarebbe davvero singolare se alla fine si arrivasse prima alla tregua in Palestina che alla pace tra Campo largo e Terzo Polo (o come volete chiamarli). I dettagli, ovviamente, sono la parte peggiore, con Azione e Italia Viva che manifesteranno a Milano il 6 giugno, ma andranno pure alla manifestazione convocata per il 7 a Roma da Pd, M5s e Avs (questo almeno dice Carlo Calenda), così come i riformisti del Pd, convinti dell’importanza di fare da ponte tra le due iniziative, mentre Luigi Marattin, fondatore dell’ultimo nato nella minuscola galassia dei partitini liberaldemocratici, dice che andrà il 6 solo se quelli del 6 gli assicurano di non andare poi anche alla manifestazione del 7, da lui spregiativamente definita «la manifestazione della kefiah» (se vi state domandando cosa gli sia successo da un po’ in qua, dovete sapere che l’infatuazione per Javier Milei sta a tanti posati e ragionevoli economisti dell’Italia di oggi come l’eroina ai giovani degli anni Settanta). 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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Referendum 8 e 9 giugno: la posizione di Italia Viva e Azione del Terzo Polo
In vista del referendum dell'8 e 9 giugno, che affronta questioni cruciali come lavoro e cittadinanza, Italia Viva e Azione, entrambi parte del Terzo Polo, hanno adottato una posizione unitaria.
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