Il referendum sul Jobs Act è un bivio per il Pd
Il referendum sul jobs act del 8 e 9 giugno rappresenta un momento cruciale per il PD. In un contesto politico in continua evoluzione, la scelta di Elly Schlein di sostenere i 5 Sì potrebbe segnare una nuova era per il partito, ma anche un rischio di ribaltamento se il risultato non fosse favorevole. La questione lavoro torna al centro del dibattito: sarà l’ora della rinascita o della crisi? Scopri le conseguenze di questa sfida!
Nel loro cinismo, i meloniani hanno un minimo di ragione: i referendum del prossimo 8 e 9 giugno costituiscono, in parte, la coda del congresso del Pd e, se dovessero andar male, il suo ribaltamento. In caso di raggiungimento del quorum, infatti, Elly Schlein, meritoriamente schierata a favore di 5 Sì per restituire dignità ai lavoratori e agli italiani di seconda generazione ancora privi del diritto di cittadinanza, riuscirebbe ad archiviare definitivamente la stagione renziana. In caso di sconfitta, invece, al Nazareno si respirerebbe aria di tempesta. È noto, difatti, che il Pd sono almeno due partiti: uno di sinistra, desideroso di costruire un’alleanza progressista con M5S e Avs, e l’altro di centro, con qualche tendenza a destra, smanioso di liberarsi dell’attuale segretaria per far rientrare Renzi, tornare ad allearsi con Calenda e magari strizzare l’occhio a Forza Italia o a nuove larghe intese qualora il Governo Meloni dovesse esaurite anzitempo la spinta propulsiva o l’esito delle prossime elezioni non dovesse fornire un vincitore certo. 🔗 Leggi su Tpi.it

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La sfida dei referendum: Renzi difende il Jobs Act ma i numeri lo smentiscono
In vista dei referendum di giugno, Matteo Renzi e i renziani di Italia Viva difendono con forza il Jobs Act.
Cosa riportano altre fonti
Referendum 8-9 giugno sul Jobs Act e altri tre quesiti sul lavoro: ecco perché rischia di diventare un aut...; Referendum: via al voto dal Regno Unito; Referendum e lotta al Jobs Act: i sindacati diventano partiti. Così i salari resteranno a terra; Referendum 8-9 giugno, il quorum è un miraggio: gli ultimi sondaggi. 🔗Ne parlano su altre fonti
Elly Schlein, segretaria del Pd. Credit: AGF
Segnala tpi.it: Nel loro cinismo, i meloniani hanno un minimo di ragione: i referendum del prossimo 8 e 9 giugno costituiscono, in parte, la coda del congresso del Pd e, se dovessero andar male, il suo ribaltamento.
Referendum, primo quesito: “Abolire il Jobs Act e tornare all’articolo 18”
Si legge su repubblica.it: Cosa cambia se vince il sì. E come funziona se non c’è il quorum o vince il no: rimane tutto come ora, indennizzo anziché reintegra se licenziati in modo ...
Ansa EXPLAINER - Referendum 1: Jobs Act e licenziamenti
Segnala notizie.tiscali.it: Domenica 8 e lunedi' 9 giugno si vota per 5 referendum popolari abrogativi. Urne aperte domenica dalle 7 alle 23 e lunedi' dalle 7 alle 15.