Ecco perché ‘genocidio’ è il termine corretto per ciò che succede a Gaza | l’analisi della giurista Micaela Frulli

La giurista Micaela Frulli afferma con fermezza che ciò che sta accadendo a Gaza può essere definito “genocidio”. In un'epoca in cui la memoria storica è fondamentale, non possiamo ignorare il peso delle parole. Ogni conflitto riporta alla luce cicatrici profonde e, come spiega Frulli, non esiste una scala di orrori. È ora di agire. Le parole possono muovere le masse e stimolare una riflessione urgente su diritti umani e giustizia.

“Non dobbiamo cadere nella trappola dei paragoni storici: non c’è una gerarchia degli orrori. Il genocidio purtroppo è accaduto con la Shoah, poi in Ruanda e in Bosnia Erzegovina nel 1995. A Gaza è in corso un genocidio e dobbiamo fare tutto il possibile per fermarlo”. Micaela Frulli, allieva del giudice Antonio Cassese, è docente all’Università di Firenze dove insegna Diritto internazionale. Ha fatto parte della carovana solidale di parlamentari, eurodeputati, operatori umanitari e giornalisti, organizzata da Aoi, Arci e Assopace Palestina, che a metà maggio ha raggiunto valico di Rafah, per chiedere il cessate il fuoco e la distribuzione degli aiuti. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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