La morte di mio figlio? Non esiste un solo modo per affrontare un lutto altrimenti esisterebbe una cura | l’attore Tim Roth racconta la morte del secondogenito per coriocarcinoma
La morte di un figlio è un dolore unico e impossibile da sanarizzare completamente. L’attore Tim Roth, sconvolto dalla perdita del secondogenito Cormac nel 2022 a soli 25 anni, ricorda quel dolore come “onde che arrivano”, sottolineando che ogni lutto si affronta in modo personale. La sua testimonianza evidenzia la profondità e la complessità di un dolore così intimo.
Suo figlio è morto nel 2022 dopo una diagnosi di cancro alle cellule germinali e lui, Tim Roth, ricorda al Guardian di quel “dolore che arriva a ondate”, come lo definì dopo la tragedia. Cormac Roth aveva 25 anni e del suo percorso di cura aveva raccontato sui social: “Si chiama Coriocarcinoma, è raro, ed è riuscito a starmi tanti passi avanti, qualunque cosa gli lanci addosso. Mi ha tolto metà del mio udito, 27 chili di peso, la mia sicurezza, e continuerà il suo percorso omicida finché non riuscirò a fermarlo in qualche modo, e ucciderlo”, scriveva il 25enne musicista. 🔗Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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