Uniti per difendere la libertà del cinema europeo Un appello
In occasione del 78esimo Festival di Cannes, i ministri della Cultura dell'Unione Europea lanciano un appello per salvaguardare la libertà del cinema europeo. Nonostante rappresenti solo un terzo degli ingressi nelle sale e un pubblico ridotto sui servizi di streaming, il cinema europeo incarna una tradizione storica e culturale fondamentale da proteggere e promuovere.
Pubblichiamo l’editoriale dei ministri della Cultura dell’Unione europea in occasione del 78esimo Festival di Cannes. Il cinema europeo rappresenta solo un terzo degli ingressi al cinema in Europa, e poco meno per il pubblico dei servizi di streaming. Eppure, la nostra settima arte è stata storicamente una forza trainante della nostra unione, con un crogiolo di creatori e talenti che sono confluiti nel nostro Pantheon cinematografico comune, nonché patrimonio mondiale. Ma oggi, da Lisbona a Helsinki, da Dublino ad Atene, se ogni paese rimane legato al proprio cinema nazionale, è, in realtà, l’immaginario hollywoodiano ad avere più punti in comune tra il pubblico europeo, e l’immaginario asiatico per le nuove generazioni. Ne conosciamo le cause: mentre altre cinematografie avanzano a ranghi serrati nella competizione globale per le immagini, il nostro cinema avanza in ordine sparso, con una moltitudine di attori che sognano in lingue e culture diverse. 🔗Leggi su Ilfoglio.it

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