Un modo per conoscere l’altro a tavola senza filtri

"Indovina chi viene a cena" è un'esperienza unica che ti immerge in un incontro autentico. Togliendo le scarpe e sedendoti a tavola con sconosciuti, scopri storie e culture diverse, creando legami senza filtri. Nata nel 2011 da un festival oggi scomparso, questa iniziativa ha cresciuto una rete viva di famiglie e storie da condividere.

Ci sono esperienze che cominciano quando togli le scarpe, entri in una casa che non conosci e ti siedi a tavola con degli sconosciuti. “ Indovina chi viene a cena ” è una di queste: nasce nel 2011 da un festival oggi scomparso, e da allora ha continuato a crescere come una rete fatta di famiglie, stoviglie e piatti che parlano tante lingue. Ogni mese, a Torino come in diverse città italiane, una decina di famiglie apre le porte della propria casa per ospitare tra i venti e i trenta commensali. Lo fanno non per mostrare una ricetta, ma per condividere una parte di sé. «È uno scambio, non un evento», spiega Lucia Moretti, organizzatrice e anima del progetto. «Il cibo è un pretesto: quello che succede davvero è che le storie si intrecciano». Tutto parte da Torino A Torino, il cuore del progetto batte tra le Portinerie di comunità, di cui la prima nasce nel 2020 in Piazza della Repubblica, e poi replicate in altri quartieri e città. 🔗Leggi su Linkiesta.it

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