Quella volta che Battisti diede un pugno a Ivan Cattaneo | Così ho capito la sua lezione
Nel 1977, da adolescente arrogante, incontrai Lucio Battisti. Quando osai criticare il suo ultimo album, la sua reazione fu inaspettata e, a dir poco, illuminante. Con un pugno metaforico, mi insegnò il valore della musica e dell'umiltà. Quella lezione rimase impressa nella mia mente, cambiando per sempre il mio modo di vedere l'arte.
«Nel 1977 ero un ragazzino arrogante. Battisti mi chiese che cosa ne pensavo dell’album “ Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera ”. Io gli dissi che questa ritmica esagerata lo faceva sembrare un Barry White dei poveri. Mi mise in piedi davanti agli altoparlanti e lui appiccicato dietro di me, dicendomi “senti invece come ti arriva questo basso: quasi come un pugno nel petto” e mi sferra all’improvviso un poderoso pugno nello stomaco. Cado a terra, lui subito mi rimette in piedi, e insieme ridiamo a crepapelle. ma soprattutto avevo capito la lezione». A raccontare l’aneddoto è Ivan Cattaneo che oggi con Mario Luzzato Fegiz sul Corriere della Sera riepiloga la sua vita e la sua carriera. Uno schizofrenico totale. Cattaneo è stato lanciato da Nanni ricordi: «Nasco come cantautore negli Anni 70, ho avuto successo negli 80 con i brani degli Anni 60. 🔗Leggi su Open.online
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Quella volta che Battisti diede un pugno a Ivan Cattaneo: «Così ho capito la sua lezione»
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