Nelle carte le confidenze fra cugine | Alberto e le cose pornografiche

Nel contesto del delitto di Garlasco, le confidenze tra cugine e rivelazioni inaspettate emergono dalle carte legali. In particolare, Stefania, gemella di Paola, si ritrova al centro di una narrazione complessa, contribuendo con le sue dichiarazioni alla parte civile e al mistero che circonda la figura di Alberto Stasi. Un intreccio di segreti e veritĂ  da scoprire.

e Gabriele Moroni GARLASCO (Pavia) Non è Paola, quella che ha spedito un sms a un amico per dire di "avere incastrato Stasi", ma la gemella Stefania l’unica a comparire, una sola volta, nella monumentale documentazione sul delitto di Garlasco. Le sue dichiarazioni sono servite alla parte civile, ovvero ai genitori di Chiara Poggi, per indicare un sospetto nei confronti di Alberto Stasi. E proprio sul tema meno chiaro di tutto il procedimento: il movente. A occuparsi di Stefania è la sentenza d’appello del 2010 che conferma l’assoluzione per Stasi. "La teste Stefania Cappa, cugina di Chiara Poggi, aveva solo ricordato che sua cugina l’aveva informata che Stasi “guardava cose pornografiche“ senza esprimere alcun giudizio. La complicitĂ  nella coppia, rileva il pm, non implica l’accettazione di tutto quanto". 🔗Leggi su Ilgiorno.it

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