Il fascino del non-morto | Lord Ruthven

Il fascino del nonmorto, incarnato da Lord Ruthven, emerge come simbolo di oscura seduzione nel panorama letterario ottocentesco. Nella tensione tra ragione e superstizione, il Settecento offre il terreno fertile per esplorare il vampirismo, tra risate scettiche e inquietanti realtĂ , dando vita a un archetipo che affascina e terrorizza, rispecchiando le paure e i desideri della societĂ .

Il Vampiro Romantico: l’Archetipo dell’oscura seduzione nell’ottocento letterario. Il Settecento, il secolo dell’Illuminismo, della ragione sopra ogni cosa, è la giusta atmosfera per contrastare alcuni casi di “ vampirismo ” segnalati in Europa e ridicolizzati o ricondotti a pratiche legate all’isteria dagli scienziati dell’epoca. Nonostante ciò, il fascino dell’ignoto stuzzica la fantasia degli artisti e dĂ  il via ad un filone che resiste, sotto diversi punti di vista, ancora oggi. La prima testimonianza letteraria che ci parla di un vampiro risale agli inizi del XIX secolo, quando il medico personale di Lord Byron, tale John Polidori, a Villa Diodati, sotto suggerimento del poeta stesso di scrivere delle storie del terrore, produsse un racconto, ispirato ad una storia incompiuta del poeta, che intitolò The Vampyre. 🔗Leggi su Puntomagazine.it

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