Quanto costa alle casse pubbliche la ‘Street Art’

Roma, 15 maggio 2025 – La street art, vista da alcuni come espressione creativa e da altri come vandalismo, comporta costi significativi per le casse pubbliche. La necessità di rimuovere graffiti e scritte da muri e beni pubblici solleva un importante dibattito sull'impatto economico e sociale di queste forme artistiche non convenzionali.

Roma, 15 maggio 2025 – Quella che per molti è arte urbana, o in alcuni casi ribellione e protesta, per altri è un danno sociale, un costo da sostenere per eliminarla: parliamo della Street Art, o comunque di graffiti e altre scritte, fatte con vernice su muri, pensiline degli autobus, vagoni di treni e altri spazi pubblici. Un’indagine del sito Cronoshare riporta una forbice di prezzo a livello nazionale tra i 30 e i 50 euro al metro quadro, a seconda della tecnica utilizzata (pulizia chimica, sabbiatura, idropulitura). Alcuni comuni hanno previsto una spesa ogni anno per affrontare il problema. Ad esempio, quello di Genova alcuni anni fa dichiarava 50mila euro, come anche Vicenza, mentre Bologna ha speso 254mila euro nel triennio 2019-2022. Non sempre esistono dati aggiornati, essendo l’intervento delle amministrazioni comunali, spesse volte occasionale o comunque legato a determinati piani di intervento. 🔗Leggi su Quotidiano.net

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