Le carenze del carcere Sollicciano ‘colpa’ del Dap Il Tar assolve l’ex direttrice

Il Tar della Toscana assolve l'ex direttrice del carcere di Sollicciano, Antonella Tuoni, sottolineando che non aveva l'obbligo di risolvere le carenze strutturali e igienico-sanitarie dell'istituto. La sentenza mette in luce la responsabilità del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (Dap) nella gestione delle problematiche del carcere fiorentino.

di Pietro Mecarozzi FIRENZE Non era compito della ormai ex direttrice Antonella Tuoni risolvere i problemi strutturali e igienico sanitari che affliggevano (ed affliggono) il carcere di Sollicciano. È quanto si legge nella sentenza con la quale i giudici del Tar Toscana hanno accolto il ricorso della dirigente contro il provvedimento disciplinare che il Dap gli aveva impartito ad agosto 2024. Annullata anche la sanzione disciplinare della riduzione dello stipendio di un quinto di una mensilità per sei mesi. Per i giudici amministrativi, durante i numerosi sopralluoghi avvenuti nel 2024 da parte dei tecnici del ministero della Giustizia, non sono state valutate correttamente le criticità dell’istituto. Criticità che "necessitavano di interventi di manutenzione straordinaria", e che quindi "esulavano dalla sfera di competenza e di responsabilità di Tuoni", si legge. 🔗Leggi su Lanazione.it

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