Il ritocchino come atto politico | è ora di gettare la maschera
Nel dibattito contemporaneo, il "ritocchino" emerge come un atto politico che sfida le norme sociali. Paul B. Preciado ci invita a riflettere su come il corpo rispecchi costruzioni culturali e storiche. Se il desiderio di "correggersi" si rivelasse una forma di resistenza anziché vanità, cosa direbbe sulla nostra identità e autonomia?
Il filosofo contemporaneo Paul B. Preciado sostiene che il corpo non è una realtà naturale: è una costruzione politica, un archivio vivente di norme, di violenze e di resistenze. Chi decide cosa significa sentirsi a posto con sé stessi? Se il desiderio di “correggersi” non fosse vanità, ma un modo di esprimersi? Se fosse un gesto attraverso cui raccontarsi meglio? Orlan e Cindy Sherman, due protagoniste storicizzate dell’arte contemporanea, hanno scelto di esprimersi attraverso il metamorfico divenire del sé, del proprio corpo e genere, rivendicando la riaffermazione di un corpo nuovo, diverso, emancipato, simbolo della libertà. Il desiderio di "correggersi" è in realtà un modo per essere più veri, per gettare la maschera. ge:kolumbus:liberoquotidiano:42626009 Con questo spirito è aperto a Porta Venezia - nel cuore di Milano dove la città sboccia tra contraddizioni e libertà - il primo Botox Bar d’Italia. 🔗Leggi su Liberoquotidiano.it

© Liberoquotidiano.it - Il "ritocchino" come atto politico: è ora di gettare la maschera
Potrebbe interessarti su Zazoom
VALORANT Atto 2 Episodio 2 Astra e il Pass Battaglia
Riot Games svela tutte le informazioni sul nuovo agente Astra e sul Pass Battaglia dell’Atto 2 Episodio 2 dedicato a VALORANT, il suo sparatutto tattico a squadre.