Tap la vittoria del buonsenso Il commento di Arditti

Il 12 maggio 2025, il Tribunale di Lecce ha archiviato un caso di grande rilevanza in Puglia, assolvendo la società TAP e 18 imputati, tra cui i vertici aziendali. Questa sentenza segna un trionfo del buonsenso, ponendo fine a un lungo dibattito su accuse di deturpamento e danneggiamento delle bellezze naturali della regione.

Il 12 maggio 2025, il Tribunale di Lecce ha messo la parola fine a una vicenda che, per anni, ha tenuto banco in Puglia e non solo: tutti assolti, società Tap e 18 imputati, tra cui i vertici del management, accusati a vario titolo di deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento, violazione edilizia e inquinamento ambientale. Una sentenza che non solo chiude un capitolo giudiziario, ma sancisce una verità evidente: la guerra al Trans Adriatic Pipeline (Tap) è stata un esercizio di pura follia, un mix di ideologia, disinformazione e miopia strategica che ha rischiato di danneggiare l’Italia intera. Proviamo a ricostruire, numeri alla mano, perché opporsi a questa infrastruttura energetica è stato un errore clamoroso. Un’infrastruttura strategica per l’Europa Partiamo dai fatti. Tap è l’ultimo tassello del Corridoio Meridionale del Gas, un progetto da oltre 50 miliardi di dollari che collega il giacimento di Shah Deniz, nel Mar Caspio, all’Europa attraverso 4. 🔗Leggi su Formiche.net

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